La nuova Sanità sarda passa dall’Ares

Patient Access, Value-based procurement

Con la Legge regionale dell’11 settembre 2020, n. 24 è stata approvata la riforma del sistema sanitario regionale della Sardegna ed è stata effettuata una riorganizzazione sistematica delle norme in materia, con l’istituzione dell’Azienda regionale della salute (Ares).

L’Ares svolge per le costituende Aziende socio-sanitarie locali, l’Arnas Brotzu, l’A-reus e le Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari, le seguenti funzioni in maniera centralizzata:

  • centrale di committenza per conto delle aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna ai sensi degli articoli 38 e 39 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) e successive modifiche ed integrazioni, con il coordinamento dell’assessorato regionale competente in materia di Sanità. Nell’esercizio di tale funzione può avvalersi della centrale regionale di committenza di cui all’articolo 9 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), e successive modifiche ed integrazioni. Resta salva la facoltà di tutte le aziende di procedere direttamente all’acquisizione di beni e servizi nei limiti di quanto previsto dall’articolo 37 del decreto legislativo n. 50 del 2016;
  • gestione delle competenze economiche e della gestione della situazione contributiva e previdenziale del personale delle aziende sanitarie regionali;
  • omogeneizzazione della gestione dei bilanci e della contabilità delle singole aziende;
  • omogeneizzazione della gestione del patrimonio;
  • procedure di accreditamento Ecm;
  • servizi tecnici per la valutazione delle tecnologie sanitarie (Health technology assessment – Hta), servizi tecnici per la fisica sanitaria e l’ingegneria clinica;
  • gestione delle infrastrutture di tecnologia informatica, connettività, sistemi informativi e flussi dati in un’ottica di omogeneizzazione e sviluppo del sistema Ict;
  • progressiva razionalizzazione del sistema logistico;
  • gestione della committenza inerente l’acquisto di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie da privati sulla base dei piani elaborati dalle aziende sanitarie;
  • tutte le competenze in materia di controlli di appropriatezza e di congruità dei ricoveri ospedalieri di qualunque tipologia, utilizzando metodiche identiche per tutte le strutture pubbliche e private.

La Regione promuove le attività di sanità digitale al fine di garantire una maggiore appropriatezza delle prestazioni sanitarie, di riqualificare la spesa, di promuovere nuove modalità di diagnosi e di cura senza lo spostamento fisico del paziente, di consentire il corretto utilizzo dei progressi della genomica medica, della medicina predittiva e per valutare l’aderenza terapeutica. La diffusione della cultura della sanità digitale è inoltre finalizzata a consentire l’implementazione dell’utilizzo della cartella elettronica e del fascicolo sanitario elettronico per le ricerche epidemiologiche, per consentire l’integrazione delle reti sanitarie, per qualificare le attività di Health technology assessment (Hta) e per creare network dematerializzati di logistica sanitaria. Ai sensi del comma 3, all’Ares è attribuita la funzione di omogeneizzazione dell’assistenza farmaceutica, protesica, integrativa e dell’utilizzo dei dispositivi medici anche attraverso la valutazione delle tecnologie sanitarie (Hta).

Inoltre, sono istituite 8 Asl i cui ambiti territoriali sono coincidenti con quelli delle otto aziende sanitarie locali oggetto di incorporazione ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge regionale 27 luglio 2016, n. 17.