Dove sta lo spartiacque della centralizzazione degli acquisti?

Patient Access

Bisogna capirlo volta per volta. Ne parliamo con Adriano Leli, Direttore Appalti – Responsabile Sistemi Informativi e di e-procurement di SCR Piemonte.

Nel funzionamento di SCR (Società di Committenza Regione Piemonte) esiste un legame stretto tra i tecnici nominati dalla Direzione Acquisti della Regione Piemonte e SCR stessa. Pertanto, tutta la strategia di gara viene condivisa con la Regione tramite loro. In particolare, nell’ambito del farmaco esiste un nucleo tecnico costante che si riunisce una volta al mese che definisce i fabbisogni ed SCR definisce come acquistare secondo la politica da loro definita.

Chi decide la composizione del nucleo tecnico e da chi è composto?

La decisione è in capo alla Regione nominando i componenti tra i migliori professionisti delle aziende sanitarie. Gara per gara vengono definiti diversi Nuclei Tecnici. Solo uno resta in carica per tre anni, quello inerente all’acquisto dei farmaci. La composizione è mista tra clinici e farmacisti nel primo caso, mentre è formata solo da farmacisti che rappresentano le diverse aree di aggregazione sanitaria territoriale nel secondo.

Che ruolo ha l’Health Technology Assessment (Hta) all’interno dei processi d’acquisto?

L’Hta è poco usato, non in modo organico. Sono i Nuclei Tecnici che chiedono eventualmente valutazioni di Hta secondo necessità, ma non in modo formale. Si sta recentemente verificando che tramite IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali), che è un istituto di ricerca che svolge la sua attività d’indagine in campo socio-economico e territoriale, sta fornendo un supporto all’azione di programmazione della Regione Piemonte e delle altre istituzioni ed enti locali, tra cui SCR. IRES si occupa di Hta nello specifico. Finora non ha pubblicato analisi in nessun ambito ma se vi fossero, una loro valutazione sarebbe di indirizzo per SCR. Attualmente, il nostro metodo di lavoro è basato sulle evidenze, si fa un lavoro collegiale interno a SCR, ma si tende verso l’Hta come strumento strutturato.

Se dovesse fare 100 la decisione è preponderante la consuetudine della clinica o l’ottimizzazione della spesa? O si tratta di un mix di valutazioni che varia in funzione dell’argomento su cui decidere?

L’80 per cento del peso decisionale è ancora di natura clinica, sia per quanto riguarda l’acquisto dei farmaci che dei dispositivi medici (in questi casi la clinica può arrivare a incidere per il 90 per cento). Naturalmente sulla base di questo cerchiamo comunque di fare economia per ottimizzare la spesa della Regione.

Ma quindi l’ottimizzazione della spesa in Sanità è un obiettivo secondario in Piemonte?

L’ottimizzazione non è solo la riduzione del costo. Il fatto che venga standardizzata la procedura per l’acquisto di un certo bene o servizio a livello regionale è ritenuto già un’ottimizzazione.

Cosa cambierebbe nei processi d’acquisto?

Grazie all’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus abbiamo avuto conferma che il soggetto pubblico, diversamente dai privati, non è ancora abile a perfezionare gli acquisti a livello internazionale. Dove per internazionale intendo le transazioni con player extra-Ue. Manca anche la capacità di gestire la catena di logistica in caso di prodotti provenienti dai Paesi dell’Est asiatico. Mi chiedo quindi: ha senso continuare con questo tipo di attività? Non sarebbe meglio riportare in Italia alcune filiere produttive?

Ma ravviso anche alcune note positive: siamo in grado di ottenere ottimi risultati anche in tempi più rapidi del normale: gare che di solito duravano anni, ora si svolgono in pochi mesi, anche settimane. Abbiamo visto che si può fare.

Il dialogo tecnico non contestuale, ma tramite piattaforma digitale ha facilitato le tempistiche di gara, immagino, ma fino a che punto permette di capire i prodotti??

Le consuete consultazioni preliminari con il mercato, il contatto formale preventivo con i fornitori per capire se l’impianto di gara è corretto necessita di 2-3 settimane di tempo. A volte è un tempo a nostra disposizione altre volte no, come nel caso degli acquisti che abbiamo gestito in emergenza ultimamente.

Per quanto riguarda l’acquisto dei dispositivi medici ad alto costo, quale è il ruolo di SCR?

Non gestiamo prodotti di questo tipo, il livello massimo di complessità del prodotto sono gli stent. Per questi prodotti l’Hta è fondamentale.

Si, ma dove si posiziona secondo lei lo spartiacque della centralizzazione degli acquisti?

Bisogna capirlo di volta in volta. Alcune categorie di prodotto sono obbligatoriamente centralizzate per indicazione della Regione. Ultimamente è capitato il caso dell’acquisto di un software amministrativo-contabile per tutte le aziende sanitarie. In altri casi la centralizzazione può far correre il rischio di perdere non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista della qualità del servizio decisamente migliori.